Federico II legislatore
Autore: Renato Russo
Anno: 2012
Pagine: 56
Autore: Renato Russo
Anno: 2012
Pagine: 56
Il libro:
Delle molteplici sfaccettature prismatiche del suo proteiforme carattere, tratteremo quella relativa alla identificazione di Federico II come statista, politico e legislatore. Va detto subito che Federico, al contrario della stragrande maggioranza dei sovrani del suo tempo, non aveva velleità guerresche, non aveva l’animus pugnandi, e se affrontò i suoi nemici su numerosi campi di battaglia, lo fece perché vi fu costretto, mentre la sua grande ambizione restò sempre quella di creare e di organizzare un grande impero per il quale si rendeva necessaria una stabilità organizzativa da conseguire mediante un’accorta azione organizzativa e legislativa.
Che abbia prodotto una intensa attività legislativa, non c’è dubbio, come è indiscutibile che abbia svolto questa attività prevalentemente in Puglia, dove il sovrano trovò serenità di spirito, disponibilità ambientale e ispirazione adeguata.
Federico II fra gli uomini della sua Magna Curia, frontone dell'Università di Napoli.
Il dubbio semmai verte sulla qualità della sua azione e del suo ruolo come legislatore: secondo alcuni sarebbe stato il fondatore del primo stato moderno e laico, forgiato dalla sua volontà e dalla sua intelligenza; secondo altri sarebbe stato solo un uomo di potere, e il modello di stato da lui elaborato, delineerebbe invece i contorni di uno stato di polizia, vessatorio e prevaricatore.
Personalmente non esprimerò giudizi aprioristici, ma seguendo lo schema della mia indagine cronachistica, ripercorrerò, attraverso schematizzazioni riepilogative per sintesi cronologizzate, le principali tappe dell’exursus normativo federiciano.