Prosegue il ciclo di proiezioni che vedono i locali di RAIDO trasformarsi occasionalmente in “cinematografo”.
Dopo la recente proiezione di “My Honor Was Loyalty, Leibstandarte“, venerdì 10 giugno è stata la volta del film-caso di David Wnendt che ha fatto scalpore in Germania ottenendo anche degli ottimi incassi al botteghino: “Lui è tornato.”
La pellicola, tratta dal libro di qualche anno fa narra della paradossale comparizione di Adolf Hitler nella Berlino del 2014, e della sua interazione con il mondo contemporaneo, con una paventata ma apparentemente inarrestabile ascesa mediatica e politica nella repubblica Tedesca.
La breve premessa dei militanti della Comunità Militante RAIDO mette in guardia da facili entusiasmi: la volontà dietro alla scrittura di questa storia ed alla produzione del film è quella di aprire un nuovo fronte dell’antifascismo che, resosi conto che la propaganda martellante nelle scuole, nei media e nelle commemorazioni istituzionali non sortisce più effetto su una massa ormai assuefatta, vuole mettere in guardia sul fatto che, se LUI davvero tornasse, non è detto che la gente comune lo accoglierebbe con l’odio e la repulsione di cui per 70 anni è stata indottrinata.
Ed il film, che comprende molte riprese candid-camera delle reali reazioni di passanti alla presenza del Fuhrer per le strade, effettivamente dimostra che per molti la figura demonizzata di Hitler in realtà spesso non suscita eccessivo disagio, tanto da destare in alcuni persino simpatia e divertimento.
Non è un caso infatti che proprio in questi giorni l’iniziativa editoriale di regalare in edicola il Mein Kampf, in allegato ad un quotidiano, abbia fatto drizzare i capelli alla maggior parte della cultura politicamente corretta.
La serata di cineforum, allietata dall’aperitivo, ha visto quindi accorrere un pubblico composto per la maggior parte di persone che non erano riuscite a vedere il film al cinema, dato che in Italia è stato proiettato nelle sale solamente per tre giorni e con uno scarsissimo risultato.
Per un pubblico che ha le chiavi di lettura per discernere i reali contenuti e le intenzioni del film non resta che una serie di sane risate, trattandosi in fondo di una commedia brillante e ben fatta, sia dal punto di vista narrativo che da quello estetico. C’è da ammettere che proprio l’esacrazione del capo del Terzo Reich, avvenuta negli ultimi decenni, ha causato per reazione nell’ambiente di chi rifiuta la vulgata ufficiale una certa facilità alla goliardia quando per argomento c’è appunto la più controversa figura storica e politica di sempre; anche qui è probabilmente da cercare il motivo della buona riuscita dell’iniziativa, proseguita ben oltre la fine della proiezione in maniera informale con interessanti chiacchierate accompagnate da ottima birra artigianale, la “San Giorgio”, prodotta dagli amici di Morlupo.
L’arrivederci è ad i prossimi appuntamenti, tra cui sabato 18 Giugno 2016 per COMUNITARIA, la Festa delle comunità militanti, quest’anno dedicata al ricordo di Rutilio Sermonti.