Ebbene si, sono passati esattamente diciotto anni da quel pomeriggio di sabato 16 settembre 1995, in cui per la prima volta aprivamo ufficialmente i nostri locali di via Scirè 19, inaugurando quella che poi sarebbe diventata la libreria Raido, oltre che la sede dell’omonima Comunità Militante. Il gruppo umano già esisteva da un po’, la Comunità vera e propria già si stava formando. Ma mancava un’attività, un’iniziativa che ci permettesse di esplicare la nostra azione in funzione dell’Idea, la nostra voglia di metterci in gioco al servizio della Tradizione.
Quel pomeriggio, c’era Rutilio Sermonti a presiedere la prima conferenza. Le sue parole furono necessarie a fornirci la giusta spinta, affinché il progetto di creare uno spazio per la diffusione della cultura tradizionale e soprattutto per affermare una visione del mondo fondata su principi eterni ed universali, potesse manifestarsi su Roma e non solo.
Ma c’erano anche tanti amici quel pomeriggio, incuriositi dalla nuova iniziativa che si stava lanciando, molti dei quali ancora oggi ci sostengono e partecipano alle attività. Nasceva un nuovo spazio culturale, con libri e non solo, gestito da ragazzi che avevano l’ambizione di guardare lontano.
Sono passati diciotto anni da quegli scaffali in alluminio un po’ spartani e dai poster di Frazetta messi a disposizione dei primi soci dell’Associazione Culturale che si andava costituendo.
Diciotto anni certamente non sono pochi se pensiamo alle tante iniziative fatte, alle conferenze, ai convegni, alle pubblicazioni, alle feste, ai concerti, ai libri distribuiti, ecc. ecc., ma anche ai militanti che si sono avvicinati, ai problemi che si sono affrontati, ai tentativi di fermarci attraverso i soliti atti di viltà di qualche sciacallo.
Ma, nel contempo, diciotto anni non sono niente rispetto alla voglia di fare, di continuare ad essere sul fronte per combattere la guerra in favore della verità e della giustizia. Diciotto anni non sono niente se lo spirito è lo stesso di quando, poco più che maggiorenni, decidemmo di aprire i locali di via Scirè 19, pieni di entusiasmo ma soprattutto dotati di quella volontà di formarsi e qualificarsi come combattenti per la Tradizione, quella vocazione a volere essere strumenti di un’Idea che ancora oggi ci riempie il cuore e la vita.
C’è ancora tanto da lavorare e da fare, e questo è un bene, perché significa che la sfida è ancora in corso, perché la tensione affermativa che abbiamo è la stessa di quando ascoltavamo, in quel sabato pomeriggio di fine estate, le parole del vecchio guerriero Rutilio. Lo stesso guerriero che un giorno, una decina di anni dopo, ci avrebbe raccontato la storia di “Niemals”. Quel «Mai, noi non molleremo mai…» ormai echeggia nei nostri cuori come il ritmo di un tamburo che annuncia la battaglia.
Oggi la sede di via Scirè è maggiorenne, oggi la libreria di Raido compie diciotto anni. La Comunità umana e politica che vi sta dietro, è un poco più grande, ma siamo sempre lì. Ed oggi, come ieri, siamo ancora qui, con un fuoco da custodire ma anche e soprattutto da alimentare. Abbiam voglia di fare e di migliorare, consapevoli che nulla ci verrà regalato e tu
tto dovrà essere faticosamente guadagnato. Se sapremo conservare la semplicità romana di chi sa che la strada è ancora lunga, che la vetta è ancora lontana, andremo ancora più avanti ancora. «Che il destino ci trovi sempre forti e degni», diceva Leon Degrelle. Per i prossimi mille anni aggiungiamo noi.
In alto i cuori!
Comunità Militante Raido