Cosa accadrà dopo l’approvazione dello Ius Soli, e quali sono i veri obiettivi di chi lo desidera? Si può ancora parlare di sostituzione etnica, o di eliminazione etnica?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali abbiamo provato a rispondere, insieme a Massimo Pacilio, nella conferenza “Suolo, Sangue, Spirito. La difesa delle identità oltre lo ius soli”, svoltasi sabato 14 ottobre 2017 nei locali di Raido.
L’evento si è aperto con una breve ma doverosa introduzione, nella quale si è ribadito che è compito di ogni militante che si ispiri ai canoni e ai valori della Tradizione, difendere la propria Identità. Un’Identità che non ha nulla a che spartire con i vari “crociati dell’Occidente”, che ergendosi paladini di libertà e democrazia, si scagliano contro tradizioni e culture legittime. La nostra Identità è anzitutto quella militante, forgiata nella lotta di ogni giorno, perpetrata nei secoli dalle stirpi guerriere che hanno combattuto sul suolo Europeo.
Dopo l’introduzione, la parola è passata a Massimo Pacilio, del sodalizio delle Edizioni di Ar, che oltre alla recentissima pubblicazione del libro “L’invasione” è stato anche intervistato dalla redazione di RigenerAzione Evola.
Il nodo cruciale dell’intervento è, come già accennato in precedenza, la possibilità di definire nel 2017, il fenomeno dell’immigrazione di massa, come una mera sostituzione; quella che è sotto gli occhi di tutti non è in realtà un semplice “rimpiazzo” degli europei, ma una vera e propria eliminazione.
Pacilio, ha evidenziato come sotto gli occhi di tutti sia in atto una vera e propria catastrofe, che rischia di portare nel giro di un secolo ad una situazione paradossale: la popolazione immigrata finirà per superare quella originaria del nostro continente. Una prospettiva terribile, che grazie alla compiacenza di una classe politica che in fretta e furia tenta di accelerare questo processo con l’introduzione dello Ius Soli, porterà a scenari di disordine e conflitto interno.
La balcanizzazione dell’Europa è dietro l’angolo, se non si invertirà la rotta. Ma forse non si tratta che di un’altra tappa intermedia, verso il crollo delle frontiere e la mobilità totale di ogni individuo. In un mondo dove ogni identità è cancellata, il passo successivo allo Ius Soli, potrebbe addirittura essere l’istituzione di un network internazionale, che aiuti e controlli la libera circolazione d’ognuno all’interno di questa rete mondiale. Un “diritto globale all’emigrazione” (con libertà di stabilimento) per i migranti, ed un annesso “dovere di accoglienza” per gli stati. Sembra incredibile, ma di progetti del genere si parla già nei think tank apolidi di Bruxelles e dintorni.
Le nostre millenarie radici saranno così recise, e non esisterà più la nostra Identità. E un popolo senza Identità, facilmente, perirà d’inedia o peggio. Pertanto, in questa fase storica, la nostra arma più potente è la riscoperta delle nostre origini, tramite la profonda conoscenza di noi stessi, discendenti di coloro che eressero con la lotta e col sangue la nostra civiltà, e la difesero fino alla morte, dalle Termopili a Berlino. Qualcuno ce la vuole negare, tentando maldestramente di cancellare col bianchetto ciò che è inciso sul marmo. La sopravvivenza dell’Europa passa proprio qui e non si tratta di un’operazione mentale o dialettica ma, della riattivazione di un centro, di una forza che è invincibile perché eterna.
Il ciclo delle conferenze di questo “autunno caldo” targato RAIDO prosegue il 28 Ottobre con “Lo Spirito del Fascismo”. Seguite i nostri siti web ed i nostri social network per saperne di più.
In alto i cuori!