Come ogni gennaio, la Festa del Tesseramento è ormai l’evento fisso che segna l’inizio delle attività organizzate dalla Comunità Militante Raido durante l’anno. Questa volta, però, tale immancabile appuntamento ha conosciuto un’intensità del tutto particolare.
Questo 2020, infatti, per Raido è il venticinquesimo anno di militanza e presenza sul territorio. Venticinque anni in trincea che, lontani dalle chiacchiere, vogliono rappresentare, ancora, un nuovo punto di partenza, per mille altri ancora, all’ombra delle insegne della Tradizione.

La testimonianza di Antonella Mattei
Il 18 gennaio, dunque, ancora una volta, con la Festa del Tesseramento 2020, organizzata presso la Sede di Via Scirè, la Comunità Militante di Raido ha ribadito che “Sventola fiera la nostra bandiera”, insieme agli amici di nuova e vecchia data ed ai camerati di sempre.
La prima parte della serata è incominciata alle 18.00, con la presentazione del libro Da Primavalle a Via Ottaviano. Uccisi due volte ad opera dell’autore, Roberto Rosseti.
Egli, con la sua opera, ha fatto luce sugli eventi che hanno ruotato attorno al lasso di tempo che ha congiunto la notte tra il 15 aprile ed il 16 aprile 1973 – notte del tragico “Rogo di Primavalle”, in cui hanno perso la vita i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, rei di essere i figli dell’allora segretario della sezione del MSI di Primavalle – al primo pomeriggio del 24 Febbraio 1975 – in cui fu ucciso da un colpo di pistola alla nuca il militante del Fuan Mikis Mantakas. Questi martiri sono caduti vittima del feroce odio comunista di Potere Operaio, i cui esecutori hanno goduto per anni di insabbiamenti e coperture ed oggi vivono a piede libero, coperti dall’omertà di chi, con la retorica del proprio vittimismo, ha sempre visto impunita la propria vigliaccheria.
Successivamente all’autore, ha preso la parola Antonella Mattei, sorella di Virgilio e Stefano, la quale, con le proprie parole, ha rievocato quella maledetta notte, consegnandoci una vibrante testimonianza di verità.
Tutto ciò perché, come Rosseti ha introdotto il suo libro, anche noi crediamo che sia necessario sacrificarsi e combattere «perché sia fatta giustizia e perché sia conosciuta tutta la verità come sola risposta questi crimini», con la militanza e la testimonianza quotidiana.
Al termine di questo primo incontro, tutti i presenti, per salutare l’avvento del venticinquesimo anno di Raido, si sono raccolti ed hanno innalzato i cuoi intonando l’Inno a Roma.
Non un canto a caso, ma quello della nostra Fede. Queste sono le note che ci ricordano l’Orientamento e la Via: tutto quel che è stato fatto, ma soprattutto le sfide che ancora ci attendono, possono essere vinte solamente se combattute in nome della Tradizione, che per noi è Roma, che è Orma d’Amore. La nostra militanza, infatti, è il rimanere stabili nella Tradizione, incarnata dall’eternità di Roma, della cui via poterne ripercorrere l’Orma, per intraprendere un intenso percorso di Formazione, che, con sacrificio e dedizione, che è Amor, ci riconduca all’origine, per compiere la Rivoluzione.

RAC And Roll
Dunque, con il ricordo dei nostri martiri ed il ricollegamento ideale alla Tradizione, è incominciata la seconda parte della serata.
Dopo la cena comunitaria, preparata dalle ragazze del Cuib Femminile di Raido, si è aperto il concerto in cui si sono esibiti, in acustico, gli Ultima Frontiera, dopo essere stati introdotti da La Vecchia Sezione.
Dunque, con nostri canti, sia quelli goliardici, sia quelli di sempre, la serata è proseguita con la gioia e la serenità che giustamente deve contraddistinguere chi, con il Sole nel cuore ambisce da venticinque anni, ma soprattutto per altri mille, a tenere un fuoco accesso nella vita propria ed in quella di chi, in questa notte scura, è in cerca della Luce.
In alto i cuori!