Sabato 19 settembre la Comunità Militante RAIDO ha preso parte all’evento “Aequinoctium”, organizzato da “Virtute e Canoscenza”, in collaborazione con “Veneto Fronte Skinheads”, W.A.U. ed il circolo culturale “Nicola Bombacci”, nei pressi di Bologna.
La trasferta è stata, come sempre, una bella occasione per incontrarsi con camerati di altre realtà – da Firenze a Verona, passando per Bologna e Ferrara – e ritrovarsi su dei punti fermi, su delle parole d’ordine che ci uniscono, su di un terreno comune: quello dei valori della Tradizione. Idee-forza da cui partire, se si vuole condurre un’azione veramente rivoluzionaria in questo mondo sfaldato e vile.
E proprio questo è stato l’oggetto della conferenza “Tradizione – Comunità – Militanza”, in cui hanno preso parola due militanti di Raido ed uno dei “padroni di casa” di Virtute e Canoscenza. Una conferenza non fine a se stessa, che non si è caratterizzata per sterili elucubrazioni mentali o, peggio, su slogan vuoti di senso. Ma sul richiamo forte, radicale, alla Tradizione come punto di partenza per una azione rivoluzionaria contro il sistema, ovvero contro il mondo moderno. Infatti, la Tradizione, proprio perchè “idea-forte” per antonomasia è l’unica vera alternativa al “Potere forte” di turno che si oppone al militante: banche, sistemi (dis)educativi, leggi, mass-media, costume e quant’altro. Tutti riflessi di una più ampia aggressione di un mondo ateo contro il Sacro e lo Spirito!
Una chiacchierata impostata nell’ottica costruttiva di chi “cerca il proprio simile”, senza velleità pan-cameratistiche che sono l’esatto opposto di ogni seria visione organica e (veramente) rivoluzionaria. Tante realtà, cioè, con le loro specificità e differenze nella comune visione del mondo, che camminano in parallelo per costruire un unico “Fronte”. Ripetiamolo: ognuna con le proprie specificità, ma tutte con lo stesso riferimento superiore: valori eterni e universali quali Onore e Fedeltà, Lealtà e Coraggio, Verità e Giustizia. Questo è il senso della militanza ispirata alla Tradizione, da cui discende l’oggettiva capacità di analizzare e interpretare il mondo, nonché la forza ed il radicamento che consentono di iniziare qualunque tipo d battaglia purché condotta secondo questi ‘orientamenti’. Questa è mentalità Imperiale e rivoluzionaria.
Il tenore dell’incontro è stato, come voluto, più quello di un sano e diretto confronto tra camerati che non quello di una ampollosa conferenza tenuta da aspiranti-professoroni in vena di dare giudizi e di fare morali dall’alto di chissà quale piedistallo. Pertanto, il pubblico – oltre cinquanta persone – ha mantenuto alta l’attenzione per tutta la durata dell’ incontro, arricchendolo con spunti, domande e riflessioni che sono proseguite prima e dopo la conferenza stessa.
Appena terminato l’incontro, un aperitivo ha fatto da preludio alla cena, consistente nel più emiliano dei piatti: la polenta, arricchita da salsicce e spuntature, preparata dalle ragazze di WAU che da ottime padrone di casa hanno allietato tutti gli amici e camerati presenti con un degno “terzo tempo culinario”.
In un clima goliardico e sano, favorito dai fiumi di birra che intanto cominciavano a scorrere, è iniziato il concerto. Sul palco si sono avvicendati degli inediti “Legittima Offesa” in acustico, con Gigi e Marchino che hanno acceso la serata suonando non solo i grandi classici dei Legittima nonchè della musica alternativa, ma anche con qualche graditissimo ‘sforamento’ su Battisti e soci.
E’ stata poi la volta degli “Antica Tradizione”, a cui si è poi aggiunto quale ‘innesto’: Federico dei “Delenda Carthago” e Giacomo degli “Zundapp”. Il cocktail ottenuto è stato molto gradito, a giudicare dall pubblico assiepatosi sotto palco. Pubblico che si è distinto per la sua vivacità trasversale fra bolognesi, veneti, romani e tanti altri.
Canti fino alla fine della serata che ha salutato, così, l’imminente fine dell’Estate in vista dell’arrivo dell’Autunno. Stagione di semina perfetta per chi vorrà costruire, domani, un progetto, un’iniziativa, un lavoro duraturo nel tempo: ed è questo il nostro cameratesco augurio alla costituenda comunità militante bolognese… Costruire. Inesorabilmente.
In alto i cuori!