

Quindi no, domani non festeggeremo un bel niente, ma OGGI, così come ieri e il mese scorso, celebriamo la Donna della Tradizione.
Come sono le Donne della Tradizione?
Le Donne della Tradizione, tanto per chiarire, non elemosinano diritti, perché sono troppo prese dallo svolgimento impeccabile dei propri doveri.
Le Donne della Tradizione amano gli Uomini, perché nella Tradizione Uomo e Donna sono complementari, seguono percorsi paralleli e le Donne non hanno bisogno di rivendicare alcuna dignità perduta.
Le Donne della Tradizione sono libere, perché non sono forgiate dalla frustrazione e dalla rabbia, ma dall’amore per la Vita e per il prossimo.
Le Donne della Tradizione sono fiere, non cercano approvazione né vanno a caccia di medaglie, perché la loro vittoria è l’aver agito nel Bene con Amore.
Le Donne della Tradizione sono coraggiose, non per ingenuità, né per tracotanza, ma perché il fuoco ardente dell’Idea vince ogni paura.
Le Donne della Tradizione sono silenziose, perché solo nel silenzio si ascolta con chiarezza la parola dell’Azione.
Le Donne della Tradizione sono figlie, mogli, madri, zie, nonne, sorelle e tutto ciò che una famiglia e una comunità consentirà loro di essere, appieno, senza riserve, perché si doneranno interamente.
Le Donne della Tradizione guardano in Alto, perché è lì che c’è il futuro, il cammino verso una nuova sé e verso l’Eterno.
Le Donne della Tradizione sono felici, perché vivono con Fede sia le gioie che le tribolazioni quotidiane, forgiando la propria anima con sacrificio e resistenza nel compimento del proprio dovere.

Noi non possiamo definirci Donne della Tradizione, altrimenti il viaggio sarebbe già finito. Viceversa, siamo donne in marcia verso la versione migliore di noi stesse, ci confrontiamo duramente per migliorarci, coltivando con gioia il buono e il giusto, tutti i giorni di marzo, ma anche di aprile e di tutti gli altri mesi del calendario. Ciò è possibile in quanto la nostra marcia è nel solco delle Ausiliarie: magnifiche, coraggiose e splendide Donne che abbiamo avuto l’onore di conoscere e di cui continueremo a portare, con grande onore e deferenza, la testimonianza.