Chiunque guardi al Natale di Roma come momento fondativo della nostra civiltà non può ignorare la coincidenza con la Pasqua di Resurrezione, che quest’anno cade (non a caso) proprio il prossimo 21 Aprile. Due momenti di rinascita, interiore ed esteriore, che il militante del Fronte della Tradizione ha il compito di vivere con la giusta consapevolezza.
Con questo rilievo, Raido ha introdotto un appuntamento divenuto ormai cardine dell’anno militante: quello del Natale dell’Urbe con Mario Polia.
Quest’anno, la conferenza è stata arricchita dalla presentazione di , di Mario Polia, edito da CinabroEdizioni. Il libro, agile ma al tempo stesso ben documentato, è un vero e proprio compendio degli esempi etici che fecero grandi la Grecia, Roma e l’intera Civiltà Europea.
Da Nausicaa ad Enea, dal troiano Ettore a Muzio Scevola, passando per gli spartani delle Termopili, davanti ad una sala gremita Polia ha passato in rassegna gli eroi – viri e virgines – cantati da Omero, Tirteo e Virgilio, le cui gesta furono mito (cioè, storia sacra fondante) di quell’Europa.
Ma perché riprendere personaggi ormai impolverati in qualche libro di liceo, se nemmeno sappiamo con certezza che siano esistiti? Perché il dato storico è quello che ci interessa di meno. Quello che conta è che i nostri Padri abbiano edificato le loro città e i loro imperi sulla forza di questi esempi. Il giovane romano e greco si nutriva dei racconti della dignità di Cincinnato, contadino che divenne dictator conformandosi al volere del Senato, della fedeltà del “divino porcaio” Eumeo, del coraggio di Achille e dei 300 uomini di Leonida.
Contro una cultura che vorrebbe imprigionare questi exempla senza tempo in pagine ingiallite, sta a noi raccoglierne il testimone e vivificarlo con le nostre azioni quotidiane, con la militanza silenziosa e instancabile di ogni giorno.
Solo così Roma, Sparta, rivivranno.
Perché ogni giorno è 21 Aprile!